L’autoriparazione comprende, secondo il dettato del legislatore nazionale, l’attività delle officine meccaniche, degli elettrauto, delle carrozzerie e dei gommisti (L. 122/1992). Le prime due, officine meccaniche e elettrauto sono state accorpate sotto un’unica etichetta e normativa, quella della meccatronica (L. 224/2012).

Pertanto oggi l’autoriparazione si articola in tre settori: meccatronica, carrozzeria, gommista, ciascuno dei quali risponde in parte a norme comuni, e in parte a regole proprie.

Ogni officina per l’autoriparazione ha bisogno di un responsabile tecnico che sovraintenda ai processi produttivi: i requisiti per svolgere tale funzione variano a seconda che si tratti di meccatronica, di carrozzeria o di gommista.

Imprese artigiane

La L. 443/1985 impone che, in caso di impresa artigiana, i requisiti tecnico-professionali previsti dalle leggi di settore devono essere posseduti anche dal titolare o da almeno uno dei soci lavoratori. Nel Lazi la norma è integralmente richiamata dalla L.R. 3/2015. La locale Commissione Regionale per l’Artigianato ha peraltro in più occasioni ribadito che la “preposizione institoria è incompatibile con la qualifica di imprenditore artigiano”. Ne consegue che, pur essendo possibile per le ditte individuali artigiane aprire più sedi, anche in Comuni diversi, questa possibilità è preclusa a quelle attività che richiedono specifiche abilitazioni professionali. Nel caso di società artigiane la possibilità resta aperta qualora più di un socio possieda le prescritte abilitazioni.

Requisiti personali

Tutti i responsabili tecnici devono possedere alcuni requisiti personali:

  • essere cittadino italiano o di altro Stato membro della Comunità Europea o di uno Stato non appartenente alla Comunità Europea con cui sia operante la condizione di reciprocità;
  • essere fisicamente idoneo all’esercizio dell’attività in base a certificazione rilasciata dall’ufficiale sanitario del Comune di esercizio dell’attività;
  • non aver riportato condanne definitive per reati commessi nella esecuzione degli interventi di sostituzione, modificazione e ripristino di veicoli a motore per i quali è prevista una pena detentiva.

Requisiti professionali

I responsabili tecnici delle officine meccaniche, delle carrozzerie e dei gommisti devono possedere anche almeno un requisito professionale tra:

  • Titolo di studio
  • Qualifica professionale
  • Esperienza

Titoli di studio

Conseguire un titolo di studio direttamente abilitante è l’unico modo percorso che consente di raggiungere i requisiti per essere titolare o responsabile tecnico di un’attività di autoriparazione: le altre modalità prevedono tutte un inserimento in azienda che varia da 1 a 3 anni anche non consecutivi ma circoscritti all’ultimo quinquennio da conteggiarsi a ritroso a partire dal giorno di assunzione del ruolo di responsabilità (MISE 204184/2014).

Di seguito i titoli direttamente abilitanti.

Diplomi tecnici abilitanti alle attività di auto-riparazione

DiplomaMeccatronicaCarrozzeriaGommista
Istituto Tecnico Industriale
MeccanicaSISISI
Meccanica di precisioneSISISI
Industria metalmeccanicaSISISI
TermotecnicaSISISI
Costruzioni aeronauticheSISISI
Sperimentale ERGONSISISI
ElettronicaSINONO
Elettronica e comunicazioniSINONO
ElettrotecnicaSINONO
Elettrotecnica e automazioneSINONO
Sperimentale AMBRASINONO
ChimicaNOSISI
Istituto Tecnico Nautico
MacchinistiSISISI
Costruzioni navaliSISISI
Istituto Tecnico Agrario
Perito Agrariosolo macchine agricoleNONO
Istituto Tecnico Superiore
(D.P.C.M. 25/01/08)
Produzione e manutenzione di
mezzi di trasporto
SISISI
Automazione e sistemi
meccatronici
SISISI

Se il tuo diploma tecnico non è presente in elenco (ma ritieni che sia attinente con l’attività di autoriparatore), confrontati con la Camera di Commercio della tua provincia o con il SUAP del tuo Comune.

E se non ho conseguito il diploma?

Se hai superato positivamente il terzo anno (sei stato ammesso al IV anno) di un istituto tecnico a indirizzo meccanica, meccanica di precisione, metalmeccanica, navalmeccanica, termotecnica, costruzioni aeronautiche, sperimentale Ergon e, successivamente, hai lavorato per almeno 1 anno degli ultimi 5 nello stesso ambito, sei abilitato per le attività di meccatronica, carrozzeria, gommista.

Se hai superato positivamente il terzo anno (sei stato ammesso al IV anno) di un istituto tecnico a indirizzo elettronica industriale, elettronica e telecomunicazioni, elettrotecnica, elettrotecnica ed automazione, sperimentale Ambra e, successivamente, hai lavorato per almeno 1 anno degli ultimi 5 nello stesso ambito, sei abilitato per le attività di meccatronica.

La prestazione di lavoro di almeno 1 anno negli ultimi 5 (da conteggiarsi a ritroso a partire dal momento della segnalazione di inizio attività o di variazione del responsabile tecnico) può essere stata svolta in qualità di titolare, socio operante, amministratore operante, dipendente, collaboratore familiare operante, purché effettiva e documentabile con l’estratto conto INPS (o in alternativa l’estratto INAIL o le buste paga). E’ impossibile raggiungere l’abilitazione come associato di un contratto di associazione in partecipazione.

Diplomi professionali abilitanti alle attività di auto-riparazione

Diploma di qualificaMeccatronicaCarrozzeriaGommista
Meccanico riparatore di autoveicoliSISISI
Operatore meccanicoSISISI
Operatore delle industrie meccaniche e dell'autoveicoloSISISI
Operatore termicoSISISI
Operatore elettricoSINONO
Operatore elettronicoSINONO
Diploma di maturità
Tecnico delle industrie meccanicheSISISI
Tecnico delle industrie chimicheSISISI
Tecnico dei sistemi energeticiSISISI
Elettricista installatore ed elettromeccanicoSINONO
Tecnico delle industrie elettriche ed elettronicheSINONO
Istruzione e formazione professionale (D.Lgs. 226/2005)
Operatore alla riparazione dei veicoli a motore (parti e sistemi meccanici ed elettromeccanici)SISISI
Operatore alla riparazione dei veicoli a motore (carrozzeria)SISISI
Tecnico riparatore dei veicoli a motoreSISISI

Se il tuo diploma professionale non è presente in elenco (ma ritieni che sia attinente con l’attività di autoriparatore), confrontati con la Camera di Commercio della tua provincia o con il SUAP del tuo Comune.

Lauree abilitanti alle attività di auto-riparazione

LaureaMeccatronicaCarrozzeriaGommista
Diploma di laurea (vecchio ordinamento)
Ingegneria meccanicaSISISI
Ingegneria chimicaSISISI
Ingegneria aeronauticaSISISI
Ingegneria elettricaSISISI
Ingegneria elettronicaSISISI
FisicaSISISI
Chimica industrialeNONOSI
Diploma universitario (L. 341/90)
Ingegneria meccanicaSISISI
Ingegneria elettricaSINONO
Ingegneria elettronicaSINONO
Laurea triennale
Ingegneria meccatronicaSISISI
Ingegneria industrialeSISISI
Ignegneria dell'informazioneSINONO
Laurea magistrale
Ingegneria meccanicaSISISI
Ingegneria chimicaSISISI
Ignegneria della sicurezzaSISISI
Ingegneria aerospaziale e astronauticaSISISI
Ingegneria elettricaSISISI
Ingegneria dell'automazioneSISISI
Ingegneria della sicurezzaSISISI
Ingegneria elettronicaSISISI
FisicaSISISI
Modellistica matematico-fisica per l'ingegneriaSISISI
Scienze dell'universoSISISI
Scienze e tecnologie della chimica industrialeNONOSI

Se la tua laurea non è presente in elenco (ma ritieni che sia attinente con l’attività di autoriparatore), confrontati con la Camera di Commercio della tua provincia o con il SUAP del tuo Comune.

Qualifica professionale (IeFP)

Il superamento di un corso regionale teorico-pratico di qualificazione, seguito da almeno un anno di esercizio dell’attività di autoriparazione, come operaio qualificato, alle dipendenze di imprese operanti nel settore, nell’arco degli ultimi cinque anni, costituisce titolo abilitante al ruolo di responsabile tecnico (limitatamente all’ambito della qualifica).

Tecnico meccatronico delle autoriparazioni

La L. 224/2012 ha accorpato in un’unica specializzazione le attività precedentemente distinte di “meccanica e motoristica” e “elettrauto”, sommando anche le competenze richieste ai titolari d’impresa e ai responsabili tecnici della nuova attività artigianale di “meccatronica”. Molte imprese già avviate si sono ritrovate, pertanto, priva del requisito, in quanto possedevano soltanto o quello per meccanico, o quello per elettrauto: chi possedeva entrambi era automaticamente qualificato per la meccatronica.

Nella sessione del 12 giugno 2014 la Conferenza Stato-Regioni (70CSR) ha fissato le caratteristiche del corso di formazione professionale per tecnico meccatronico delle autoriparazioni, colmando il vuoto lasciato dalla L. 224/2012. Infatti il nuovo corso è stato concepito sia in versione completa (500 ore), per le nuove leve, sia in versione ridotta (100, 50 o 40 ore), destinata a coloro che necessitavano integrare l’emisfero della meccatronica per la quale non erano abilitati.

DESCRIZIONE DELLA FIGURA

Il Tecnico meccatronico delle autoriparazioni è in grado di riconoscere le esigenze del cliente, di diagnosticare e pianificare gli interventi necessari ed operare sia sulla parte elettrica ed elettronica che sulla parte meccanica del veicolo in ottemperanza a quanto richiesto dalla legislazione vigente per l’abilitazione all’esercizio dell’attività di meccatronica nelle autoriparazioni.

DESCRIZIONE DELLO STANDARD PROFESSIONALE

Nel rispetto di quanto previsto dall’art. 2 della legge n. 224/2012, si individuano i seguenti ambiti di competenza, articolati in abilità minime e conoscenze essenziali.

  1. Gestione dell’attività di autoriparazione;
  2. Diagnosi tecnica e strumentale delle parti meccaniche del veicolo;
  3. Riparazione e manutenzione delle parti meccaniche;
  4. Diagnosi tecnica e strumentale degli apparati elettrico/elettronici del veicolo;
  5. Riparazione e manutenzione degli apparati elettrico/elettronici del veicolo.
1.GESTIONE DELL’ATTIVITA DI AUTORIPARAZIONE
Abilità minimeConoscenze essenziali
Adottare criteri di pianificazione e organizzazione del lavoroApplicare le normative di sicurezza e ambientali, specifiche del settoreUtilizzare le tecniche di comunicazione e relazione con i clienti per rilevare le informazioni utili a definire lo stato del veicoloApplicare tecniche di informazione del cliente per la cura e il corretto funzionamento del veicoloApplicare tecniche per la preventivazione di costi e tempiLa sicurezza sul lavoro: normativa, modalità di comportamento e gestione sicura del luogo di lavoroNormativa di settorePrincipali riferimenti normativi in materia di smaltimento dei rifiuti pericolosi dell’officina meccatronicaOfficina di autoriparazione: strumenti, tecnologie e lavorazioniTecniche di ascolto e comunicazioneLingua inglese tecnica in ambito elettronico e meccanico (schemi elettrici, elettronici e meccanici)
2. DIAGNOSI TECNICA E STRUMENTALE DELLE PARTI MECCANICHE DEL VEICOLO
Abilità minimeConoscenze essenziali
Applicare tecniche e metodi per eseguire il check-up delle parti meccaniche del veicoloLeggere e interpretare i dati ricavati dal check- up sul veicolo per stabilire la diagnosi sullo stato e sul funzionamento delle parti meccanicheDefinire il piano di intervento di sostituzione, riparazione, manutenzione e installazione delle parti meccanicheIndividuare strumenti, tecnologie, attrezzature per l’attuazione dell’interventoTecnologia dei veicoli a motore e tecnica motoristica: componentistica, motore, idraulicaTecniche e strumenti per diagnosi avanzateStrumenti di misura e controllo per la verifica di singoli componenti meccanici e per la loro messa a punto
3. RIPARAZIONE E MANUTENZIONE DELLE PARTI MECCANICHE
Abilità minimeConoscenze essenziali
Applicare tecniche, strumenti e materiali per la sostituzione, riparazione, manutenzione e installazione delle parti meccaniche del veicoloApplicare tecniche e procedure per la verifica e il collaudo finale delle parti meccaniche del veicoloApplicare tecniche e procedure di verifica delle conformità previste da normative tecniche di settoreAttrezzature e tecniche di sostituzione, riparazione, manutenzione, installazione e collaudo delle componenti meccanichePrincipali tipologie di motoreSistemi di alimentazione, raffreddamento, carburazione e lubrificazioneImpianti di trasmissione e frenataSospensioni e organi di direzione
4. DIAGNOSI TECNICA E STRUMENTALE DEGLI APPARATI ELETTRICO/ELETTRONICI DEL VEICOLO
Abilità minimeConoscenze essenziali
Applicare tecniche e metodi per eseguire il check-up sugli apparati elettrico/elettronici del veicoloLeggere e interpretare i dati ricavati dal check­ up sul veicolo per stabilire la diagnosi sullo stato e sul funzionamento degli apparati elettrico/elettronici Individuare tecnologie, strumenti e fasi sequenziali per l’attuazione dell’intervento sugli apparati elettrico/elettronici del veicoloPrincipi di elettrotecnica, elettronica e logica dei circuitiStrumenti di misura e controllo per la verifica degli apparati elettrici/elettroniciTecniche e strumenti per diagnosi avanzate
5. RIPARAZIONE E MANUTENZIONE DEGLI APPARATI ELETTRICO/ELETTRONICI DEL VEICOLO
Abilità minimeConoscenze essenziali
Applicare tecniche, strumenti e materiali per la sostituzione, riparazione, manutenzione e installazione di dispositivi e circuiti degli apparati elettrico/elettroniciApplicare tecniche e procedure per la verifica e il collaudo finale degli apparati elettrico/elettronici del veicolo Applicare tecniche e procedure di verifica delle conformità previste da normative tecniche di settoreAttrezzatura e tecniche di installazione, manutenzione, riparazione e collaudo degli apparati elettrico/elettronici dei veicoli, di serie ed accessoriPrincipi di funzionamento dei sistemi EOBD, CANBUS, ABS, ESP Impianto di avviamento e ricarica Iniezione elettronica Multiplex, sicurezza passivaImpianto di A/C climatizzazione
ARTICOLAZIONE DEI PERCORSI DI FORMAZIONE

La durata minima dei percorsi standard è di 500 ore con una quota di tirocinio che può oscillare dal 20 al 30% del monte ore complessivo.

E’ consentito un massimo di assenze pari al 20% del monte ore complessivo.

Ai sensi dell’art 3 comma 2 della legge 11 dicembre 2012, n. 224, i responsabili tecnici delle imprese già iscritte nel registro delle imprese o nell’albo delle imprese artigiane e abilitate alle attività di meccanica e motoristica o a quella di elettrauto qualora non siano in possesso di almeno uno dei requisiti tecnico-professionali previsti dalle lettere a) e c) del comma 2 dell’articolo 7 della citata legge n. 122 del 1992, devono frequentare il percorso formativo, limitatamente alle competenze relative all’abilitazione professionale non posseduta. Per questi soggetti la durata minima del corso di formazione è ridotta a 40 ore.

I soggetti in possesso di un coerente titolo di qualifica professionale conseguito nell’ambito dei percorsi di durata triennale previsti dal sistema di Istruzione e Formazione professionale (leFP), per ottenere la qualificazione professionale di Tecnico meccatronico delle autoriparazioni dovranno frequentare un percorso integrativo della durata minima di 100 ore, limitatamente alle competenze non possedute. I soggetti in possesso di un coerente titolo di diploma professionale regionale di tecnico conseguito nell’ambito dei percorsi di durata quadriennale previsti dal sistema di Istruzione e Formazione professionale (leFP), per ottenere la qualificazione professionale di Tecnico meccatronico delle autoriparazioni dovranno frequentare un percorso integrativo della durata minima di 50 ore limitatamente alle competenze non possedute.

Gli attestati di Qualifica professionale triennale del sistema leFP di “Operatore alla riparazione di veicoli a motore” indirizzo “Riparazione parti e sistemi meccanici e elettromeccanici dei veicoli a motore” nonché del Diploma tecnico professionale quadriennale di “Tecnico riparatore dei veicoli a motori” di cui all’Accordo sancito dalla Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 27 luglio 2011 (Rep. Atti n. 137/CSR) hanno valore di qualificazione professionale di “Tecnico meccatronico delle autoriparazioni” ai sensi dell’art. 7, comma 2, lett. b) della legge 5 febbraio 1992, n. 122 e s.m.i .

Sono fatte salve le disposizioni delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano inerenti il riconoscimento di crediti formativi che consentono di ridurre, in tutto o in parte, la durata dei percorsi formativi limitatamente alla specifica situazione del singolo individuo per competenze acquisite in percorsi formativi e/o professionali.

E’ possibile richiedere l’iscrizione alla Camera di Commercio per la nuova sezione della meccatronica, senza la necessità di frequentare corsi integrativi, nelle ipotesi previste dalla circolare del Ministero dello Sviluppo Economico n. 3659/C dell’11 marzo 2013.

REQUISITI DI AMMISSIONE AL PERCORSO

Al fine dell’ammissione al corso di formazione sono necessari i seguenti requisiti:

  • diciotto anni ovvero età inferiore purché in possesso di Qualifica professionale conseguita ai sensi del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226;
  • diploma di scuola secondaria di 1° grado.

Per quanto riguarda coloro che hanno conseguito un titolo di studio all’estero occorre presentare una dichiarazione di valore o un documento equipollente/corrispondente che attesti il livello di scolarizzazione.

Per gli stranieri è inoltre indispensabile una buona conoscenza della lingua italiana orale e scritta, che consenta di partecipare attivamente al percorso formativo. Tale conoscenza deve essere verificata attraverso un test di ingresso da conservare agli atti del soggetto formatore.

ESAME FINALE

Condizione minima di ammIssIone all’esame finale è la frequenza di almeno 1’80% delle ore complessive del percorso formativo.

L’esame è finalizzato a verificare l’apprendimento delle conoscenze e l’acquisizione delle competenze tecnico-professionali previste dal corso.

L’esame deve essere organizzato e gestito secondo principi di trasparenza e tracciabilità delle procedure.

Regioni e Province Autonome di Trento e di Bolzano prowedono alla definizione della composizione delle commissioni d’esame e delle prove di esame nel rispetto della propria regolamentazione e della normativa vigente in materia.

CERTIFICAZIONE RILASCIATA

Al superamento dell’esame finale consegue il rilascio di un attestato di qualificazione professionale per Tecnico meccatronico delle autoriparazioni, ai sensi dell’art. 7, comma 2, lettera b), della legge 5 febbraio 1992, n. 122 e s.m.i. Il mancato superamento dell’esame finale non consente il rilascio dell’attestato di qualificazione.

Titoli esteri

Se hai conseguito un attestato di formazione professionale all’estero e vuoi che sia valutato ed eventualmente riconosciuto in Italia, devi interpellare il Ministero dello Sviluppo Economico: il MISE, in caso di esito positivo, emanerà uno specifico decreto di riconoscimento.

Se il titolo di studio è direttamente abilitante puoi ricorrere anche alla dichiarazione di equipollenza del MIUR che attesta l’equivalenza del titolo di studio straniero a quello italiano.

Per ottenere il riconoscimento della qualifica professionale rivolgiti a:

MINISTERO dello SVILUPPO ECONOMICO

Dipartimento per l’Impresa e l’Internazionalizzazione Direzione Generale per il Mercato, la Concorrenza, il Consumatore, la Vigilanza e la Normativa tecnica

Ufficio VI – SERVIZI e PROFESSIONI

Via Sallustiana, 53 00187 ROMA (RM)

Per informazioni: titoliesteri@sviluppoeconomico.gov.it

Esperienza professionale

Si può raggiungere il grado di responsabile tecnico anche fermandosi alla terza media o seguendo un curriculum di formazione secondaria e terziaria per nulla attinente a motori, carrozzerie e gomme. Sarà necessario, però, dosare umiltà e pazienza per lavorare almeno tre anni degli ultimi cinque anni come operaio qualificato in un’impresa di meccatronica, carrozzeria o gommista.

Il quinquennio si calcola a ritroso a partire dal giorno di presentazione della SCIA o della comunicazione di variazione del responsabile tecnico (MISE 204184/2014).

Part-time

In caso di part-time o contratto a chiamata il periodo lavorato si calcola in proporzione: nessuna decurtazione se le ore lavorate sono pari o superiori al 50% di quelle previste in regime di tempo pieno; in proporzione al tempo lavorato se inferiori al 50% (MISE 153196/2011).

Dimostrare il requisito

Il documento previsto dalla legge (D.Lgs. 59/2010) per documentare in maniera certa l’effettività e la qualità del lavoro svolto ai fini del raggiungimento del requisito è l’estratto previdenziale INPS, come anche ribadito dal Ministero dello Svilupop Economico (MISE 86872/2013).

Qualora il soggeto fosse in ritardo con i versamenti previdenziali, e nell’estratto non risultassero tutti gli anni lavorati, è possibile ugualmente ottenerne il riconoscimento qualora sia in fase di avvio la rateizzazione del dovuto (MISE 168265).

Successivamente il MISE ha ammesso anche la possibilità di ricorrere a documentazione alternativa purché equivalente all’estratto INPS in quanto a certezza dell’attività effettivamente svolta, quale l’estratto INAIL e le buste paga (MISE 168104/2013).